di Francesco Antonaccio Al ritorno dalle vacanze la pelle si presenta dorata e vellutata per merito dell’abbronzatura che tende a mascherare le minime imperfezioni.Man mano che la “tintarella” scompare possiamo notare che la cute appare più secca e opaca , meno elastica; talvolta residuano delle macchie di colorito marrone-brunastro o compaiono sottili rughe. La massiccia esposizione alla radiazione solare, e il conseguente stress ossidativo da accumulo di radicali liberi, ha portato, purtroppo, ad un’ ulteriore degenerazione delle fibre elastiche e di collagene del derma e, guardandosi attentamente allo specchio, non si può fare a meno di rendersi conto che la propria cute ha un aspetto più invecchiato.
Le rughe provocate dai raggi ultravioletti sono definite rughe attiniche e corrispondono ad una più o meno marcata accentuazione della tramatura cutanea che determina un quadro di sottili rughe diffuse, con cute con aspetto “corrugato”, o, in stadio avanzato, “ a tessuto sgualcito” a causa dell’estrema perdita di elasticità della pelle.
Sono dovute al danno cumulativo esercitato dalla radiazione solare sulle fibre elastiche (elastosi solare) e collagene. Nell’ adulto sono poco evidenti, compaiono però abbastanza precocemente nei soggetti con pelle chiara espostisi ripetutamente e per periodi prolungati alle radiazioni UV naturali o artificiali.
Altro segno di un’eccessiva esposizione solare può essere il Melasma. Tale quadro è rappresentato da macchie marrone chiaro o scuro localizzate tipicamente sul labbro superiore, sulla fronte e gli zigomi. Alla base c’è una iperattività delle cellule (melanociti) che producono la melanina. Le macchie sono provocate da fattori ormonali (estrogeni, progesterone, pillola anticoncezionale), fotoesposizioni eccessive, uso di cosmetici contenenti essenze vegetali e profumate ad azione fotosensibilizzante. E’ frequente in gravidanza, colpisce molto spesso il sesso femminile, prevalentemente tra i 15 e i 50 anni.
L’approssimarsi della stagione autunnale è l’ideale per rimediare ai danni provocati dal sole estivo e per pianificare una serie di trattamenti dermoplastici eseguiti singolarmente o, meglio ancora, in combinazione, nell’ambito di un corretto, personalizzato ed efficace programma di ringiovanimento cutaneo del volto.
Alla base, però, di un programma realmente efficace vi devono essere trattamenti scientificamente validi e riconosciuti, eseguiti da specialisti dermatologi esperti.
L’ISPLAD., International Society of Plastic and Aesthetic Dermatology, è la società scientifica che riunisce quei dermatologi che si occupano prevalentemente dello studio, del trattamento e della prevenzione degli inestetismi cutanei svolgendo la propria attività professionale in studi privati e presso centri termali. Questi specialisti mettono a confronto periodicamente le loro esperienze pluriennali sui trattamenti più validi durante i Convegni e i Corsi teorico-pratici organizzati dall’ISPLAD. Durante questi Incontri scientifici vengono aggiornate e puntualizzate le Linee guida per la valutazione e i trattamenti dermoplastici degli inestetismi.
Infatti prima di eseguire qualsiasi trattamento il dermatologo plastico non solo stimerà il grado di fotoinvecchiamento e identificherà le rughe già presenti sul volto dell’utente, ma anche esaminerà il tipo di cute e i fattori di rischio individuali ai fini di una futura azione di prevenzione di tipo dermocosmetologico. Si avvarrà , eventualmente, anche di tecniche strumentali come l’esame dermatoscopico e la luce di Wood, valuterà i fattori causali alla base dell’inestetismo e il fototipo cutaneo (il grado di pigmentazione e la capacità di pigmentazione) del soggetto.
Come sempre, solo da un corretto esame si può poi impostare un appropriato e personalizzato programma di trattamenti.
Le rughe attiniche sono nettamente migliorate ed efficacemente prevenute dalle tecniche di biorivitalizzazione con acido ialuronico e prodotti omeopatici nonché da sedute di peeling chimico superficiale o medio-profondo che portano ad un’intensa stimolazione dermica con formazione di nuovo collagene. Il Peeling chimico è anche utile per accelerare il ricambio degli strati epidermici (esfoliazione) ed eliminare le cellule alterate in cui si è accumulata una quantità abnorme di melanina (e che formano le macchie). Tali tecniche sono valide per ottenere un più efficace e rapido risultato ma la paziente dovrà anche applicare per alcuni mesi creme solari a schermo totale e cosmetici contenenti principi attivi ad azione schiarente quali l’arbutina, l’acido cogico, l’acido azelaico e l’acido fitico.
Fortunatamente i trattamenti dermoplastici non sono invasivi e si possono eseguire in breve tempo a livello ambulatoriale o in un centro benessere termale, dove è possibile associarli a trattamenti estetici complementari e sinergici quali maschere di fango termale, linfodrenaggio manuale, massaggio connettivale, elettrostimolazione, gommage, applicazione di cosmetici a base di alfaidrossiacidi, ceramidi, vitamine antiossidanti C ed E, olii essenziali (aromaterapia).

Dott. Francesco Antonaccio
Dermatologo Plastico, Parma