di Pasquale Marinaro Questa pianta, appartenente alla famiglia delle Fagaceae (castagno castanea sativa), preferisce terreni argillosi, vegeta in boschi più o meno estesi nell’Italia settentrionale fino a 900 m, in quella meridionale fino a 1300m, è coltivata in diverse varietà.Cresce lentamente, comincia a produrre i frutti a 25-30 anni di età ed è molto longeva: infatti è sufficientemente matura a 100-150 anni ed esistono castagni millenari.
Il Castagno proviene dall’Asia Minore dove si coltivava fin dall’antichità. I Romani e i Greci lo diffusero i Europa da dove poi fu introdotto nel nuovo mondo, si coltiva anche in Cina e in Giappone.

Cento grammi di castagne contengono 37% di carboidrati, 93 mg di fosforo, 518 mg di potassio, solo 3 mg di sodio, calcio, ferro, folati, ma anche vit. A, C e il complesso B, sostanze con azione antiossidante.
Sicuramente a tutti noi sono note le proprietà culinarie (cotte, arrostite) ma nascondono altre proprietà sfruttabili in ambito cutaneo.

Per uso esterno, ad esempio, come astringente e disinfettante della pelle e delle mucose si può preparare un infuso con 6 g di foglie in 100cc. di acqua con cui si faranno sciacqui, lavaggi o impacchi sulle parti interessate, per lo stesso uso si può preparare un decotto con 6 g di corteccia in 100cc. di acqua.

Per uso cosmetico si può usare l’acqua di cottura delle castagne come ottimo dopo shampoo per esaltare i riflessi dorati dei capelli biondi. Inoltre la polpa delle castagne cotte opportunamente setacciata si può applicare sul viso come maschera detergente, emolliente e schiarente. Porre molta attenzione ovviamente all’esposizione solare che deve essere evitata per almeno 10 giorni.

Dott. Pasquale Marinaro
Dermatologo Plastico a Monza