di Francesco Bruno “Riconoscere l’acne è facile. Più difficile è capirne le sue cause e curarla correttamente”O. Braun-Falco

Così il mio maestro, il Prof. Otto Braun-Falco, sintetizza tutte le difficoltà che il dermatologo trova nell’affrontare questa malattia.

È un disturbo con il quale hanno a che fare molti giovani.
L’acne è una malattia che colpisce l’ottanta per cento degli adolescenti, di età compresa tra i 14 e i 19 anni, anche se in base alle ultime indagini statistiche ne sono colpiti con una certa frequenza anche le persone adulte.
Inoltre, l’acne è una malattia che compare con maggior frequenza in primavera e in autunno, in quanto è proprio durante questi due periodi dell’anno che gli androgeni, gli ormoni sessuali prodotti principalmente nell’uomo dai testicoli e nelle donne dalle ovaie, hanno una maggiore attività.

L’acne è una infiammazione della pelle, che interessa soprattutto le persone più giovani, e colpisce soltanto alcune parti del corpo. Le zone più colpite sono il viso ed il tronco.
L’acne è una malattia della pelle caratterizzata da un aumento dell’attività delle ghiandole sebacee (seborrea).
Come conseguenza, si ha la formazione di tappi di sebo che ostruiscono più o meno il dotto pilifero. ( comedoni chiusi e comedoni aperti)

I COMEDONI
Questa raccolta di sebo, insieme ad altre sostanze (come cellule morte e materiale corneo), provocano la comparsa dei comedoni chiusi e dei comedoni aperti.
Nei comedoni chiusi, il dotto pilifero è completamente chiuso, e sotto la pelle si formano piccoli cisti, mentre il sebo non è più in grado di fuoriuscire.
Nei comedoni neri, chiamati anche comedoni aperti, il dotto pilifero non è chiuso del tutto, e quindi il sebo e il materiale corneo può fuoriuscire verso l’esterno; tuttavia, per la presenza della melanina, diventano di colore scuro.

All’interno della ghiandola sebacea infiammata possono penetrare microrganismi. Il primo e più importante è il propionibacterium acnes.
E’ un batterio anaerobio che attraverso degli enzimi frammenta il comedone che si infetta. A questo punto sopraggiungono altri batteri ( cosiddetti piogeni) della famiglia degli stafilococchi e degli streptococchi, che producono una sostanza densa e viscosa, il pus.

Tre stadi di evoluzione
L’acne ha un andamento progressivo, che si manifesta attraverso vari stadi in base alla sua serietà.
– Fase comedonica
Si tratta della prima fase della malattia, e si evidenzia attraverso lievi lesioni chiamate comedoni. Si tratta di piccoli tappi di sebo che si ispessiscono sino a bloccare il canale del bulbo pilifero e provocano la comparsa dei punti bianchi e dei punti neri.
– Fase infiammatoria
Successivamente, per la presenza di microrganismi, la ghiandola sebacea può infiammarsi, e sulla pelle compaiono foruncoli dal colore rossastro, le papule
– Fase pustolosa
A loro volta, le papule si possono infettare e riempirsi di pus, trasformandosi in pustole.
(brufoli-foruncoli).
Sono elementi infiammati che alla loro sommità presentano una caratteristica punta giallastra. Questa è la classica acne polimorfa giovanile, cioè l’acne che colpisce la maggior parte degli adolescenti.

Una forma sicuramente più severa dell’acne è l’acne conglobata o nodulo-cistica.
E’ sicuramente la forma più grave di acne. Colpisce sia donne che uomini, sia sul viso, sia sul tronco.
In queste sedi sono presenti noduli e cisti di grandezza variabile, da pochi mm ad alcuni centimetri. Lascia spesso delle cicatrici deturpanti, specie se non curata a dovere.

Quanto dura
L’acne ha una durata variabile. Nella maggior parte dei casi, compare durante la pubertà o poco tempo dopo, e in genere persiste fino al 18°-20° anno di età. In alcune persone, la malattia può manifestarsi un po’ più tardi, intorno ai 16-17 anni, e in questi casi si protrae un po’ più a lungo.
In alcuni individui, l’acne può presentarsi a intervalli, cioè scomparire diverse volte per esplodere nuovamente dopo un po’ di tempo (spesso dopo episodi di vita piuttosto stressanti), guarendo in maniera definitiva soltanto verso i 30 anni.

I giovani sono i più colpiti
Le persone giovani sono maggiormente soggette ad avere l’acne, a causa della cosiddetta “tempesta ormonale”.
Si tratta della maturazione e dell’entrata in attività delle ghiandole sessuali, le ghiandole che producono gli androgeni, ormoni sessuali maschili prodotti, oltre che dal surrene (una piccola ghiandola situata proprio sopra a ciascun rene), nell’uomo dai testicoli e nelle donne, in piccole quantità, dalle ovaie.
Infatti, gli androgeni hanno una grande influenza sulla corretta attività della pelle, in particolare sulla giusta produzione di sebo, e una loro eccessiva attività può provocare la comparsa di una pelle molto untuosa e ispessita.
Spesso la quantità di androgeni secreta, nel paziente affetto da acne, è normale.
Il difetto è nella ghiandola sebacea che ha un aumentata sensibilità recettoriale allo stimolo degli ormoni maschili.
Possiamo avere soggetti senza acne che hanno un tasso di ormoni androgeni superiore, ma una ghiandola sebacea non sensibile al loro stimolo.

Ecco le cause
L’acne può essere favorita dalla presenza di cause interne, cioè dovuta a processi che avvengono all’interno dell’organismo, e a cause esterne, cioè dovuta a processi che avvengono al di fuori dell’organismo. Ecco i più importanti “colpevoli”.

Le cause interne
La familiarità. Se in famiglia un giovane ha avuto i genitori colpiti da acne, avrà una maggiore facilità di andare incontro al disturbo.
In altre parole, se il padre o la madre in passato hanno sofferto di una ipersecrezione di sebo, cioè hanno avuto la pelle particolarmente unta e molto spessa, anche i figli sono soggetti ad ammalarsi di acne. Infatti, l’eccessiva presenza di grasso favorisce la proliferazione dei germi, con maggiore facilità che si manifesti un processo infiammatorio.
Lo stress. Spesso, l’acne è aggravata da situazioni stressanti e da particolari eventi emozionali.
Le cisti alle ovaie. La presenza di cisti alle ovaie (cioè di cavità che contengono materiale liquido, solido o misto) possono provocare un’alterazione dell’equilibrio ormonale con conseguente maggiore attività degli androgeni e, quindi, di sebo.
Nell’acne, quindi, non c’è un problema quantitativo, bensì qualitativo degli androgeni prodotti.

Le cause esterne
I farmaci. In alcune persone, l’assunzione di alcuni farmaci può facilitare la comparsa dell’acne.
Tra le sostanze maggiormente incriminate, ci sono:
– il cortisone (usato per ridurre le infiammazioni);
– la vitamina B12;
– l’acido folico (che, insieme al ferro, sono utili per curare l’anemia);
– il lievito di birra;
– gli estratti epatici,
– alcuni farmaci antidepressivi come il carbonato di litio.

I cosmetici. Tra le persone adulte, una delle cause più frequenti di comparsa dell’acne è dovuta all’uso dei cosmetici.
Il motivo del disturbo va ricercato nelle sostanze che vengono aggiunte nella preparazione dei cosmetici (per esempio, elevate percentuali di lanolina o di vaselina, poiché in alcune persone queste sostanze possono occludere i pori della pelle.
Pertanto, per non correre alcun pericolo, è meglio rivolgersi al proprio dermatologo prima di scegliere che cosa mettere sulla propria pelle, oppure usare prodotti appositamente studiati per chi soffre di acne.
Gli inquinanti atmosferici. I gas di scarico presenti nell’atmosfera possono causare con una certa facilità una irritazione dei dotti piliferi, favorendo la loro infiammazione e occludendo i pori.
Anche certe categorie di lavoratori (per esempio, i meccanici, chi lavora nelle stazioni di servizio, nei garage o nei ristoranti) che sono a contatto con particolari sostanze irritanti la pelle (come gasolio, nafta, oli lubrificanti o grassi per friggere i cibi), possono favorire la comparsa dell’acne, se si toccano spesso il viso con le mani sporche.