di Francesco Antonaccio e Andrea Romani Lunedì 5 aprile 2004
Anche in Italia, adesso, è diventato legale l’utilizzo a scopo estetico della tossina botulinica di tipo A, come già avvenuto negli ultimi 3 anni in quasi altri 30 paesi nel mondo.
L’indicazione al trattamento delle rughe della regione gabellare (situata tra le sopracciglia) è stata approvata ed autorizzata dal Ministero della Salute con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del primo Aprile.
E’ doveroso sottolineare, e di questo è indispensabile che la paziente sia ben consapevole, che il Ministero ha autorizzato all’uso estetico della tossina botulinica solo i Medici Specialisti in Dermatologia, Chirurgia Plastica, Chirurgia Maxillo-facciale e Oftalmologia. Ne deriva che solo tali Specialisti potranno acquistare legalmente, direttamente e in maniera trasparente, il farmaco dall’Azienda distributrice e potranno utilizzarlo secondo le indicazioni e le tecniche riconosciute.
La tossina botulinica è un farmaco: utilizzarla per la correzione delle rughe è, quindi, un trattamento farmacologico, pertanto, come sempre, sono da seguire regole precise di deontologia e cautela da parte dello Specialista.
E’ opportuno esercitare anche una corretta informazione della paziente sulle indicazioni approvate, le controindicazioni, i possibili trattamenti alternativi, gli eventuali effetti collaterali.
E, infatti, altra condizione posta dal Ministero è che il trattamento deve essere somministrato soltanto da Specialisti delle suddette branche, purché appropriatamente qualificati e con documentata esperienza nella tecnica.
Sono fondamentali la conoscenza approfondita della farmacologia della tossina botulinica, dell’anatomia del viso, le precedenti esperienze nel trattamento delle rughe (in particolare con fillers), la pratica sotto la supervisione di Colleghi già esperti durante corsi di training specifici.
La tecnica iniettiva è concettualmente, e praticamente, molto differente dal tradizionale impianto di filler: la tossina, infatti, è una proteina che, iniettata con precisione nel muscolo, in piccolissime dosi e mediante un sottilissimo ago, porta ad una riduzione temporanea della liberazione di acetilcolina, il mediatore chimico che determina la trasmissione dell’impulso nervoso a livello della giunzione neuromuscolare. Conseguentemente si ottiene il rilassamento del muscolo interessato con notevole attenuazione di quella trazione continua, spesso involontaria e inconsapevole, sui tessuti cutanei sovrastanti che dà il caratteristico aspetto corrugato ed arrabbiato: l’effetto di distensione sulla pelle e sulle rughe diventa ben visibile dopo 3-7 giorni dalla seduta e dura mediamente 4 mesi. E’ necessario quindi ripetere periodicamente le iniezioni, non solo per mantenere i risultati acquisiti ma anche per svolgere un’importante azione preventiva sulla formazione dei segni di espressione: tale concetto è fondamentale per i soggetti giovani con tendenza a formare precocemente tali rughe per un’eccessiva attività di alcuni muscoli mimici che riflettono emozioni come la tristezza, la rabbia, la sorpresa.
E’ stato poi riscontrato in studi clinici che l’effetto di distensione risulta lievemente più duraturo dopo qualche seduta, a causa della riduzione o della perdita dell’abitudine da parte della paziente a contrarre proprio quei muscoli messi ripetutamente a riposo dalla tossina.
Generalmente sono necessarie poche iniezioni in quanto è una tecnica ambulatoriale estremamente selettiva e mirata: è fondamentale individuare con precisione i siti d’iniezione e il dosaggio mediante l’osservazione attenta del disegno, della posizione e della profondità delle rughe presenti a riposo sul volto della paziente, di eventuali asimmetrie, della contrazione dei muscoli mimici della zona da trattare. Nella regione gabellare il dermatologo plastico dovrà quindi iniettare il farmaco nei muscoli depressori del sopracciglio (corrugatore, procero ed orbicolare) per ottenere la scomparsa o l’attenuazione delle rughe glabellari verticali (vedi l’articolo “Invecchiamento cutaneo e classificazione delle rughe”). Dopo la seduta la paziente deve evitare accuratamente di massaggiare la zona trattata affinché la tossina non diffonda ai muscoli vicini.
Gli effetti indesiderati, se la tecnica è eseguita da uno Specialista esperto, sono generalmente minimi, locali e transitori e consistono in piccoli ematomi, e, a volte, lieve mal di testa. Più raramente si può verificare un indebolimento dei muscoli vicini che causa una lieve e temporanea ptosi della palpebra superiore o del sopracciglio.
Le controindicazioni al trattamento sono le seguenti:
a) Gravidanza e allattamento
b) Ipersensibilità ai componenti ( tra cui l’albumina umana )
c) Malattie neuromuscolari ( miastenia grave, sindrome di Lambert-Eaton)
d) Terapia con aminoglicosidi, penicillamina, chinina, calcio-antagonisti (farmaci che possono potenziare l’effetto miorilassante della tossina)
e) Terapia con anticoagulanti e antiaggreganti (aumenta il rischio di comparsa di piccoli ematomi nelle sedi di iniezione)
f) Condizioni di instabilità psicologica
g) Aspettative non realistiche

Nel ringiovanimento del volto si possono tranquillamente associare, con ottimi risultati come riportato e confermato dalla letteratura scientifica internazionale, altri trattamenti dermoplastici come il peeling chimico, la biorivitalizzazione, i filler intradermici riassorbibili, il laser resurfacing.

Dott. Francesco Antonaccio
Dermatologo Plastico a Parma
Trainer formativo tossina botulinica
Dott. Andrea Romani
Dermatologo Plastico a Montecatini Terme
Comitato etico nazionale tossina botulinica