di A. Bordoni – P. Biagi

Classificazione degli integratori
L’art.7 DL 111/92 suddivide gli integratori alimentari nelle seguenti categorie:


  • di vitamine e minerali
  • di aminoacidi
  • biologico-vitaminici  (lievito birra o fermenti lattici)
  • di acidi grassi poliinsaturi
  • di fosfolipidi
  • di fibra alimentare
  • dicarnitina
  • di creatina
  • di glutatione
  • di coenzima Q10
  • di fattori antiossidanti
  • Alimenti arricchiti o modificati
  • Integratori per gravidanza e allattamento
  • Latte delattosato
  • Salini per la reidratazione
  • Antichetosi (carboidrati e vit. Gruppo B)
  • Latti di crescita

Gli integratori alimentari possono essere commercializzati trasmettendo al Ministero della Salute l’etichetta in lingua italiana, conforme alle disposizioni previste nei DL 11/92, 109/92 e, quando applicabile, al DL 77/93 (prodotti NOTIFICATI), oppure può essere richiesta l’autorizzazione alla vendita ad una specifica Commissione Ministeriale (prodotti AUTORIZZATI).


Malnutrizioni
Le malnutrizioni sono dovute alla non corretta introduzione di uno o più nutrienti o di energia con l’alimentazione. Esse possono essere divise in “malnutrizioni per eccesso”, di cui la più diffusa è la “malnutrizione per eccesso calorico” o obesità, e “malnutrizioni per difetto”.
Le diverse malnutrizioni possono essere di vario grado, a seconda di quanto l’introduzione del nutriente si discosta dal fabbisogno dello stesso. Le malnutrizioni più gravi, definite “conclamate”, danno origine ad una sintomatologia solitamente molto specifica: ad esempio, una forte carenza di vitamina C dà origine allo scorbuto. Malnutrizioni più lievi danno origine ad una sintomatologia più aspecifica, subclinica, e pertanto spesso non compresa o non considerata: ciò comporta che la malnutrizione lieve viene spesso misconosciuta.
Nei paesi industrializzati le malnutrizioni per difetto conclamate sono rare, mentre malnutrizioni subcliniche sono frequenti. Ciò è dovuto a diversi fattori, che variano da casi più rari di malassorbimento di alcuni nutrienti, a, più comunemente, modificazioni della dieta che, per motivi di ritmi di lavoro, di approvvigionamento sempre meno frequente di alimenti freschi, di conduzione di diete ipocaloriche, di tabù alimentari, ecc., può non apportare la corretta quantità di principi nutritivi.