Novità dal fronte anti-acne: la Food and Drug Administration ha approvato la crema al clascoterone all’1% nella terapia topica contro l’acne vulgaris

la Food and Drug Administration ha approvato la crema al clascoterone all’1% nella terapia topica contro l’acne vulgaris

Che cos’è il clascoterone e da chi è prodotto

Il clascoterone è un inibitore topico del recettore degli androgeni, indicato per il trattamento dell’acne in pazienti di età pari o superiore a 12 anni. In particolare, agisce contro il diidrotestosterone, poiché ne riduce il coinvolgimento nella produzione di sebo all’interno della ghiandola sebacea e dei follicoli piliferi, tra le cause della patogenesi dell’acne. Da qui l’efficacia nel trattamento della patologia dermatologica. Prodotto dall’azienda farmaceutica Cassiopea, la crema clascoterone 1% sarà commercializzata con il nome di Winlevi a partire dai primi mesi del 2021.

Gli studi sull’efficacia

A spingere verso l’approvazione del clascoterone contro l’acne da parte dell’FDA sono stati gli esiti degli studi, pubblicati ad aprile 2020 su JAMA Dermatology. In particolare, è stato condotto uno di fase 3 di 12 settimane in 1440 soggetti di età superiore ai 9 anni con acne moderata-severa, seguito da un’estensione aperta di 9 mesi sulla sicurezza. I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale al clascoterone topico 1% in crema o al veicolo (1:1) per un trattamento di 12 settimane, durante il quale il paziente doveva applicare il trattamento 2 volte al giorno, mattino e sera. Al termine del test, il gruppo trattato con clascoterone topico 1% crema ha mostrato una riduzione del 28,9% delle lesioni non infiammatorie e del 46,2% di quelle infiammatorie rispetto alla rispettiva riduzione da parte del veicolo del18,9% e del 32,7%. I risultati hanno così evidenziato un miglioramento statisticamente significativo.

Un farmaco ben tollerato

Gli studi hanno rilevato, inoltre, la buona tollerabilità del clascoterone. Gli eventi collaterali presi in esami annoveravano: dolore al momento dell’applicazione, eritema, dolore orofaringeo, ipersensibilità, secchezza o ipertricosi cutanea, irritazione agli occhi, mal di testa e alterazione della pigmentazione pilifera. Le reazioni avverse sono state lievi o nulle.