di A. Bordoni – P. Biagi

Metabolismo basale
Quantità di energia utilizzata da un individuo a riposo, a temperatura ambiente costante (+20°C), a digiuno da 12-24 ore, in condizioni di rilassamento fisico e psicologico. In un individuo sano è pari 60-75% della spesa energetica totale, di cui quindi rappresenta la maggiore componente. Si esprime in kCal/ora o in kCal/die (kJ/ora, kJ/die). Diversi fattori influenzano il metabolismo basale di un individuo: età, sesso, composizione corporea, stati di tensione nervosa, superficie corporea, clima, razza, allattamento, gravidanza. Esso può essere influenzato anche da fattori patologici, quali un aumento della temperatura corporea (febbre) e stati di ipo- o ipertiroidismo, e dall’utilizzo di alcuni farmaci o di sostanze definite “eccitanti”.

Termogenesi indotta dalla dieta (TID)
E’ l’incremento del dispendio energetico in risposta all’assunzione di alimenti, e rappresenta il 7-13% del dispendio energetico totale. E’ l’energia che spendiamo nei diversi processi (digestione, assorbimento, metabolismo) che ci permettono l’utilizzo dei nutrienti.


Attività sportive anaerobiche e aerobiche
Nell’attività anaerobica, vengono utilizzati come substrati energetici solo glucidi. Il processo ha una resa energetica inferiore rispetto a quello aerobico, però è più rapido e indipendente dall’apporto di ossigeno. Si produce acido lattico, fattore limitante che inibisce il processo. Nell’attività aerobica si ottiene energia dall’ossidazione di glucidi e acidi grassi. Esistono poi le attività anaerobiche alattacide, in cui non si produce acido lattico in quanto non si ha ossidazione dei substrati, ma si consuma l’energia già accumulata nel muscolo come fosfocreatina ed ATP; questo tipo di utilizzo energetico è tipico degli sforzi di breve durata e massimali (ad esempio il sollevamento di pesi).
Il tipo di substrati consumati per ricavare energia dipende quindi dal fatto che si compia un’attività anaerobica o aerobica, e questo è funzione della durata e dall’intensità dell’attività compiuta (figura 1). Un’attività di media/bassa intensità e di durata prolungata permette di lavorare in aerobiosi, e quindi di consumare sia glucidi che acidi grassi.